Lo Shar Pei - Il Carattere
Come molti molossoidi, lo Shar Pei è un cane tranquillo, che si affeziona profondamente al suo padrone e alla casa in cui vive. La sua indole equilibrata e responsabile gli consente di adattarsi ai più svariati ambienti. Lo Shar Pei riesce ad adeguarsi ad ambienti e stili di vita assai diversi, ma a condizione che sia in compagnia del suo padrone, a cui si lega in maniera quasi esclusiva. A causa di questo grande attaccamento, cui si unisce una spiccata sensibilità, lo Shar Pei è portato a soffrire per le assenze frequenti o prolungate del proprietario. Lo Shar Pei è un compagno ideale con cui condividere la propria vita, e non bisogna commettere l’errore di relegarlo al ruolo di animale decorativo o destinato a una mansione specifica, lasciandolo magari solo per la maggior parte della giornata. Il profondo attaccamento per il proprietario non lo rende né invadente, né appiccicoso: la sua innata fierezza fa sì che le sue manifestazioni d’affetto siano sempre misurate. Lo Shar Pei è stato spesso definito “cane-gatto”, in virtù del suo comportamento domestico degno di un felino. Discreto e silenzioso, spesso accucciato in un angolo della casa, lo Shar Pei assomiglia a un micione languido e sornione, che fa le fusa e si stiracchia al risveglio. In compenso, fuori casa diventa un cane sportivo e dinamico. Grazie a una vivace intelligenza e a un’acuta sensibilità, lo Shar Pei è sempre in grado di valutare l’opportunità di compiere una determinata azione: qualità tanto rara quanto apprezzabile in un cane. La forza di carattere ereditata dai cani da combattimento da cui discende potrebbe far dimenticare che, in fondo, lo Shar Pei è un grande sentimentale. Nei suoi confronti bisogna dunque agire con fermezza, ma senza eccedere, poiché qualsiasi comportamento ingiusto o autoritario finirebbe col deteriorare il rapporto con il cane, snaturandone la personalità. È sicuramente più gradevole e proficuo instaurare col proprio compagno un rapporto di fiducia, proprio come accade tra amici. Questa indole dolce e gentile non deve però trarvi in inganno: in lui sonnecchia sempre un guardiano. Possiede uno spiccato senso della proprietà ed essendo sufficientemente responsabile e riflessivo valuta correttamente la situazione e non interverrà mai a sproposito. Per la stessa ragione questo cane abbaia raramente e solo in caso di effettiva necessità. Nonostante la sua forza di carattere, lo Shar Pei generalmente non cerca di dominare gli altri cani. Neppure l’eventuale convivenza con i gatti pone problemi particolari. Le peculiarità caratteriali della razza si riscontrano già nei cuccioli. A due mesi il cucciolo di Shar Pei è naturalmente portato alla pulizia e a un comportamento responsabile, che lo rende “presentabile” in società senza timore di imbarazzanti conseguenze. In ogni caso, giovani o adulti che siano,essi fanno istintivamente i loro bisogni nei luoghi più appartati, anche se hanno a disposizione ampi spazi, sono dunque molto pudichi. Lo Shar Pei non è particolarmente amante del gioco. Ciò non significa che sia burbero, ma che si dedica al gioco senza esuberanza e solo se opportunamente sollecitato. Tuttavia quanto si è detto finora sulle qualità di questo cane non deve lasciar credere che sia privo di difetti: forte e intelligente, lo Shar Pei può diventare viziato e capriccioso se il padrone si dimostra troppo debole e permissivo. Tutti i cani compreso lo Shar Pei, necessitano di un rapporto gerarchico chiaro e incontestabile con il loro padrone, in assenza di questo il cane sarà in balia di se stesso, privo di punti di riferimento e incapace di riconoscere i propri limiti, con conseguenze negative sul suo equilibrio e sul suo sviluppo. Un’intesa perfetta può prescindere dal rispetto reciproco. L’indispensabile rapporto gerarchico tra il proprietario e il suo Shar Pei può essere rimesso in discussione da quest’ultimo che, soprattutto se giovane, tenterà di mettere alla prova il padrone. Per esempio impuntandosi sulla razione quotidiana: la sua forza di volontà gli consentirà di snobbare la ciotola per parecchi giorni se solo esiste la prospettiva di qualcosa di più appetitoso e originale. Allo stesso modo, un cucciolo di due-tre mesi già abituato a non sporcare, può cominciare a fare i suoi bisogni in casa solo per verificare la vostra reazione. Una corretta educazione deve dunque essere improntata a un criterio di fermezza e di giustizia, e questo già a partire dal primo giorno.